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mi salt nell animo di infilare i fumajuoli e di scendere a
sindacare le cinquanta pappe del villaggio. Vidi dei cer-
chi di fanciulli scamiciati con le pupille piene zeppe di
luce attorno al focolare che aspettavano si staccassero
dalla catena il pajuolo o la pentola& Che gusto per loro
vedere fare alla polenda il tombolo fumante, annusarne
il profumo caldo e poi grattare i cialdoni dalle lamine
del pajuolo, poi tener dietro alla mamma e alla figliuola
maggiore che scodellano la minestra, e pregarle che non
facciano loro dei torti! C una gerarchia di ciotole, di
tondi, di piatti e di piattini sull arca& La scodella nera
per il babbo e la mamma e quella fiorettata per la ragaz-
za da marito: quel ciotolone di legno largo come un va-
glio per Sandraccio, un bastracone di servitore, che
quando era al reggimento si fece passare razione doppia,
mediante una perizia del medico. I bambini che hanno
gi scuffiato la loro cibaglia raccattano i legumi dimenti-
cati in fondo alla marmitta, facendo suonare il cucchiaio
contro le pareti di terra cotta: musica sacra per loro! In-
tanto pensano a quando saranno promossi alla scodella
maggiore. I grandi portano una tenerezza particolare al-
la loro ciotola: di giorno, quando faticano come bestie,
si consolano raffigurandosela dinanzi nella foggia cono-
sciuta, con le incrinature imparate a memoria e con il
cucchiaio piantato ritto in mezzo ad una minestra consi-
stente. una tenerezza e una consolazione naturalissima
prodotta dal trovarsi in armonia con la propria coscien-
za, con la Bibbia, con il fine di tutta quanta l umanit:
Vivrai e mangerai del sudore della tua fronte.
I contadini cenano fuori dell uscio di casa, a solato,
seduti sopra uno scanno da lavandaia, o su un trespolo o
su un treppiede, od anco assettati per le terre. Discorro-
no poco, perch non hanno lo scilinguagnolo arrovella-
Letteratura italiana Einaudi 59
Giovanni Faldella - Le Figurine
to dai prudori del sigaro, delle dame e della vita esterna
artificiale; parlano piuttosto internamente nella tran-
quillit del loro animo, come Scipione, l Africano mag-
giore&
Di tanto in tanto, pari al guizzo d un pesce sopra la
superficie dell acqua, salta fuori dalla bocca di uno di
loro un motto ridevole o sulla maniera usata dal parroco
nel fiutare il tabacco, che lo semina tutto per via: o sul
segretario comunale, che lascia sempre penzolare dalle
falde del suo giubbone il tovagliolo del suo fazzoletto da
naso.
Poi silenzio di nuovo; e silenziosamente guardano le
nuvole che vanno a coricarsi sul profilo della montagna,
tarlato e scosceso dai fulmini; pare che di notte vadano a
rosicchiarlo dei topi immani con le code penzolanti sul
burrone.  Quel profilo si annerisce e si nasconde, e i
contadini vanno a cucciarsi, i giovanotti sulla fenaia, e i
pi freddolosi nella stalla; il padre e la madre, il patriar-
ca e sua moglie nell unica camera da letto a piano terre-
no; le fanciulle, tutte le fanciulle nel solaio che i notai
chiamano defunto. Da questo terrazzo se avessi una fal-
ce lunga potrei falciare con un solo tratto e allo stesso li-
vello tutte le ragazze del villaggio.
Ce ne sono delle belle fra le contadinotte in barba alla
letteratura inguantata d adesso che le sberta tutte come
sucide ed irrugginite, dove gli arcadi di una volta le fal-
savano in coriste e figuranti d opera.
Esse non hanno come certe signore un alito di zucca-
ro infortito, n una schiena bucata, n spalle aguzze, n
chiazzette gialle o di verderame nascoste sotto le rose
falsificate del volto; ma una forma repleta, una fragranza
di ciliegia in bocca, una pesca sulle guancie. Se sono
bionde e se ridono, paiono risi di sole; e se distendono la
capigliatura questa sembra un manto, un baldacchino di
stelle passate alla filiera.
Dunque quelle contadinotte senza calligrafia dormo-
Letteratura italiana Einaudi 60
Giovanni Faldella - Le Figurine
no sul solaio sopra un saccone di paglia, in mezzo ai cen-
ci e ai mucchi di segala e di grano turco; giaciono in po-
siture salde, come vuole la fisiologia del riposo, sognano
la loro bolla di sapone, il loro mondo piccolo e iridato;
hanno di sopra nient altro che i coppi e Dio.  Talvolta
fra gli screpoli del tetto si insinua una stella birichina
con i battiti tremuli della sua luce a risguardarle.
* * *
M accorsi che c erano due torrette di camino che non
fumavano. Anche il campanile scampanava e non fuma-
va. Oh, si dovrebbe trasmutare quel campanile seccato-
re ed infecondo, si dovrebbe trasmutarlo nel fumajuolo
di un officina!
Oh, ce n uno l, un opifizio prima dello sbocco del-
la valle. E appunto all Avemmaria rimanda fuori una li-
tania di gente, fanciulli, ragazze, donne, uomini, tutti
sparuti, con i globuli del sangue impoveriti, con le face-
zie stentate, con l alito pesante come un mattone, con i
polmoni infastiditi dalla peluria volitante dei panni sca- [ Pobierz całość w formacie PDF ]

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